You are here:Home/Benessere olistico/Una Canzone Felice - Un Articolo sul Massaggio Californiano

Una Canzone Felice - Un Articolo sul Massaggio Californiano

Pubblicato il giorno: 12 Settembre 2016 Scritto da:
Una Canzone Felice - Un Articolo sul Massaggio Californiano

“Una Canzone Felice” - IL MASSAGGIO ESALEN (massaggio californiano)

(Traduzione in italiano dell’articolo “A Happy Song” di Deborah Anne Medow, pubblicato su Massage Magazine. Aprile 2011)

All’inizio degli anni sessanta, quando ancora erano in pochi ad utilizzare termini come potenziale umano, Dick Price e Michael Murphy, due giovani visionari, hanno deciso di aprire un centro educativo alternativo nella bella costa di Big Sur, in California. Questi due pionieri hanno dedicato il loro lavoro, e il loro centro, allo studio e all’esplorazione del campo delle capacità umane non ancora realizzate, come l’autore umanista Huxley ha definito il potenziale dell’essere umano.

Il progetto di Price e Murphy prevedeva il mettere insieme, in un unico posto, tutti i più grandi pensatori, psicologi, autori, filosofi e terapisti alternativi di quel tempo, e vedere cosa sarebbe nato dal confronto fra queste grandi menti. All’Istituto Esalen (che ha preso il nome dalla città in cui è sorto), arrivarono così alcuni fra i più innovativi e stimolanti pensatori di quegli anni, come Abraham Maslow, Aldous Huxley, Alan Watts, Fritz Perls, Charlotte Selver, Moshe Feldenkrais, Ida Rolf, Gregory Bateson e Milton Trager. Questi grandi personaggi, con tutto il loro modo di essere, le loro personalità diverse, hanno così condiviso idee e prospettive; le loro conversazioni includevano anche l’idea originale (almeno per la mentalità occidentale) di guardare all’individuo come ad un tutto, un essere integrato, invece che secondo la divisione artificiale fra la mente ed il corpo. Unendo le conoscenze del massaggio svedese, la psicologia occidentale, la filosofia orientale e le pratiche di consapevolezza di Selver, Bernie Gunther e Molly Day Shackman, hanno lavorato insieme, per dare vita ad un approccio completamente nuovo al massaggio del corpo. Supportati da Storm Accioli, Seymour Carter ed altri, hanno esplorato come il tocco curativo potesse essere utilizzato per favorire una trasformazione a livello personale, ed eventualmente anche sociale. È stato così che, in questo ambiente ricco, stimolato dalle affascinanti discussioni e dalle nuove scoperte, circondato dalla grande bellezza naturale della costa di Big Sur, che è nato il cosiddetto Massaggio Esalen, una pratica che riconosce tutte le connessioni mente-corpo.

COME SI SVOLGE LA SESSIONE? Prendendosi alcuni minuti per attuare il “grounding” (= messa a terra) e centrarsi nel proprio spazio interno, il praticante della tecnica si avvicina al lettino, la sua presenza è calma e sensibile ma forte, aprendosi all’intuizione per influenzare la sessione del massaggio. La visione di un praticante non è mai di tipo individuale, cioè egli non vede tante parti diverse separate l’una dall’altra, ma un essere umano nella sua totalità e integrazione, e questa connessione del tutto viene integrata e rafforzata dall’esecuzione di movimenti lunghi e fluidi. Tutte le pratiche di sensibilizzazione sensoriale che impara, aiutano il praticante a sviluppare la capacità di percepire e ascoltare, per essere in grado di sentire i ritmi naturali del proprio corpo, e tradurre questa conoscenza nella percezione del corpo del cliente. Quando incontrano una zona di chiusura e di tensione, invece di lavorare i tessuti e costringerli a lasciar andare, magari creando uno stress maggiore, l’operatore del Massaggio Esalen esplora, o gioca con, il tessuto, invitandolo così ad ammorbidirsi, lasciar andare e infine a rilassarsi completamente. Questa modalità di tocco non invasivo, consente ai professionisti il variare della pressione da leggera a profonda, e viceversa, a seconda della zona del corpo toccata e della qualità del tessuto sotto le loro mani. Un atteggiamento di esplorazione, piuttosto che una tecnica programmata, prevale per tutta la sessione del massaggio. Frequentemente, il praticante ritorno al lento, scorrevole, movimento lungo, integrandolo con un contatto più profondo, incoraggiando il cliente a sentirsi totalmente connesso, permettendo ai sistemi del corpo di tornare verso il loro equilibrio.

COSA RENDE UNICO IL MASSAGGIO ESALEN? Nel Massaggio Esalen operano 4 principi di base:

1) Il praticante lavora “con” invece che “sul” cliente;

2) Il massaggio è una meditazione in movimento; il professionista si impegna ad essere presente pienamente, quanto più gli è possibile, per l’intera sessione di massaggio, portando la sua presenza meditativa e il suo cuore al lettino.

3) Il praticante è consapevole del fatto che un cliente può essere influenzato a livello fisico, mentale, emozionale o anche spirituale;

4) Lunghi, scorrevoli manualità integrano il massaggio per dare un senso di rilassamento, connessione, interezza.

Se si guarda a fondo a questi principi, si capisce come essi siano interconnessi. Quando il praticante impara a lavorare con un cliente invece che su di lui, impara ad ascoltare e a rispondere a quello che lui/lei sente, sia fisicamente, sia a livello intuitivo. Di conseguenza, il professionista del Massaggio Esalen, risponde a problemi specifici, presentati dal singolo cliente, anziché imporre un protocollo, una forma o un modo di lavorare, come accade in alcune altre forme di massaggio. Per poter sentire e sapere cosa è appropriato per un particolare cliente, egli ha bisogno di sviluppare una presenza “fullhearted” (piena di cuore, potremmo dire), la capacità di essere veramente presente e focalizzato, di ascoltare interamente la persona. Spesso, portando questa presenza piena di cuore, il praticante consente al cliente di sentirsi abbastanza sicuro, per potersi rilassare a lasciare andare in modo molto più profondo. Le emozioni inespresse, trattenute e intrappolate nei tessuti del corpo, o anche il dolore provocato da un trauma fisico o emotivo, hanno così la possibilità di risalire in superficie e manifestarsi con chiarezza. La responsabilità del praticante del Massaggio Esalen è quella di rimanere pienamente presente e fornire questo spazio sicuro, sostenendo il rilascio del dolore o dell’emozione che è stata intrappolata nel tessuto corporeo. I movimenti fluidi lungo tutto il corpo, cui si accenna al punto 4, non servono solo per rilassare e preparare il cliente al tocco più profondo, ma anche per permettere al praticante di sposarsi più facilmente da una zona all’altra del corpo, sostenendo il sentimento di connessione, integrazione e completezza. L’efficacia di questo sistema sta diventando sempre più evidente, come dimostra il numero sempre maggiore di altre tecniche di massaggio che hanno iniziato ad integrare questo tipo di manualità.

UNA TECNICA INTEGRATA. Il Massaggio Esalen può essere considerata una tecnica integrata, in quanto si presta molto bene ad essere valorizzata dall’aggiunta di altri aspetti appartenenti ad altre terapie di benessere. Negli anni, i praticanti, hanno avuto la fortuna di poter vivere e lavorare con i creatori e divulgatori di una serie ormai consolidata di sistemi e discipline diverse. Al Huang, ed il suo modo meraviglioso di praticare il Tai Chi, ha contribuito ai movimenti fluidi dei praticanti del Massaggio Esalen. Un allievo di Ida Rolf, ideatrice del metodo Rolfing, ha portato il massaggio dei tessuti profondi nelle sue sessioni di Massaggio Esalen. Diversi praticanti hanno poi studiato con Milton Trager, i cui movimenti gentili di oscillazione sono stati facilmente assimilati nella pratica Esalen. Pierre Pannetier, pupillo di Randolph Stone, che ha sviluppato la Terapia della Polarità, ha aiutato gli operatori a lavorare in modo più consapevole con l’energia e i campi elettromagnetici durante le loro sessioni. Ed ancora, Fritz Smith ha portato il suo Zero Balancing; Patricia Caldwell ha insegnato lo Shiatsu; e molti praticanti hanno aggiunto al bilanciamento dolce il lavoro con la cranio sacrale.

BENEFICI DEL MASSAGGIO ESALEN. Come molte altre tecniche di massaggio, aumenta l’afflusso di sangue e il nutrimento dei muscoli, riduce la pressione sanguigna, rallenta il battito cardiaco e rilassa i muscoli spastici, aumenta il flusso linfatico; ha insomma tutta una serie di benefici comuni anche altre tipologie di massaggio. Il Massaggio Esalen utilizza anche delle mobilizzazioni passive, per aumentare il range di movimento dei muscoli del cliente e permettere di raggiungere muscoli che spesso sono difficili da contattare. Uno certo livello di stretching dolce viene spesso integrato nel massaggio, allo scopo di aumentare la mobilità di un arto o del collo, e per aiutare il cliente a sentire dove si trova il muscolo e a lasciar andare il controllo che inconsciamente esercita su di esso. Ricevendo il Massaggio, un cliente una volta ha dichiarato: “Quando lei (riferendosi alla massaggiatrice professionista) ha delicatamente sollevato e ruotato la mia testa da un lato, mi sono reso conto di quanto stessi trattenendo il collo, e poi, sono rimasto stupito dalla facilità con cui potevo lasciarlo andare”. Probabilmente, il beneficio più grande del Massaggio Esalen è la capacità del praticante di rallentare, con il tocco del massaggio, i sistemi del corpo, portando ad una attivazione del sistema nervoso parasimpatico e ad un abbassamento del simpatico, consentendo al cliente di calmarsi, lasciare andare lo stress e cadere in uno stato profondo di rilassamento. Durante il massaggio, il corpo rilascia endorfine, il sistema immunitario viene attivato e i sistemi di guarigione naturale del corpo si riportano in equilibrio, portando ad una integrazione armoniosa delle funzioni di corpo, mente, emozioni. In questa epoca, dove il 43% della popolazione adulta soffre di malattie da stress, e lo stress è fra le sei principali cause di morte, i benefici della sua riduzione sono importanti più che mai. Un altro cliente, felice del Massaggio Esalen, ha osservato: “Non mi sono mai sentito così profondamente rilassato. Mi sento come se avessi lasciato cadere una tonnellata di stress! Posso quasi sentire il mio corpo cantare una canzone felice”.

Ultimi articoli

Archivio