Quella Arancione è una personalità feconda, creativa e molto ricca, tendenzialmente equilibrata e molto versatile. Nella sua espressione più pura ed armonica, è eclettica, sociale, allegra, comunicativa ed ha bisogno di stare nella fluidità. Se si sente bloccata, infatti, può sviluppare facilmente reazioni rabbiose oppure può finire col chiudersi in se stessa e perdere quello slancio vitale che gli è proprio. In quest’ultimo caso, è esattamente come un fiore privato dell’acqua e della luce del sole: avvizzisce, appassisce e infine muore.
La personalità Rosso è la più energica e viva di tutte, è la fiamma che arde e riscalda, è brillante, forte ed estroversa. Vigore, vitalità, ottimismo e voglia di fare sono solamente alcuni dei doni che caratterizzano questa personalità, la cui energia è profondamente radicata nella materia; gli interessi di un rosso, infatti, sono incentrati sulla prosperità materiale, sessuale e la competizione è il combustibile che tiene viva la fiamma.
Il colore è la percezione che noi abbiamo della luce. Senza luce non esiste il colore. L’espressione comune di “dare colore alla vita” esprime il significato di quanto esso sia legato alla qualità della nostra esistenza e al modo in cui vediamo, sentiamo, percepiamo lo spazio dentro cui ci muoviamo. Il colore è una vibrazione che noi possiamo sperimentare attraverso tutti e cinque i sensi; chi vede, indossa o mangia un colore, ne percepisce contemporaneamente l’effetto emotivo.
La preferenza o il rifiuto istintivi per un colore sono fondamentali in molti test psicologici di cui il più noto è probabilmente il “Test di Luscher”. Se lo scopo di questi test è quello di ricavare informazioni generali sul carattere e le predisposizioni di una persona, in ambito olistico possiamo trovare una indicazione molto attendibile circa il livello energetico/vibrazionale in cui questa si trova. I recenti studi della PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) stando dando una valenza scientifica a tutto questo.
Come definiresti il “respiro”?
Ogni volta che noi respiriamo avviene uno scambio dinamico di energia vitale. Respirare non è nostro, appartiene al cosmo, alla vita, e significa accettare, condividere, donare, connettere; è il microcosmo che esce da se stesso per unirsi al macrocosmo, arricchendosi di esso. Il respiro è uno scambio vitale, energetico, di dare-avere, tensione-distensione, carica-scarica, e ci appartiene dall’istante stesso in cui veniamo alla luce, accompagnandoci fino alla morte, che è l’atto di prendere l’ ultimo respiro.